L’autostrada delle api a Milano
L’autostrada delle api attraverserà da Nord-Ovest a Sud-Ovest il Parco Nord. Già tolto il cemento dal primo tratto. Quando sarà terminata sarà la strada fiorita più lunga d’Italia: 3 km e mezzo di oltre un milione di fiori e 3 mila piante perenni. Una via dai mille colori e profumi che attraverserà il Parco Nord di Milano e sarà una vera e propria “autostrada per le api”.
Il progetto dell’autostrada delle api
L’autostrada delle api a Milano per ora è solo un progetto, finanziato tramite crowdfunding rivolto a tutti, ma presto potrebbe diventare realtà. Lo scorso 5 dicembre infatti sono cominciati i lavori ufficiali. Gli operai con i loro martelli pneumatici hanno tolto ben 500 metri quadrati di cemento per far posto al verde.
All’operazione hanno presenziato anche l’assessore al verde di Palazzo Marino Pierfrancesco Maran, la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto insieme al Presidente del Parco Nord Milano Marzio Marzorati.
Milano: meno cemento più verde
Il parco Nord di Milano non è certo nuovo a questo tipo di interventi. Fin dagli anni ’80 è stato l’esempio perfetto del concetto di decementificazione. Da allora fino ad oggi sono stati tolti 27 mila metri quadrati di cemento su suolo pubblico. Tutti completamente restituiti alla natura.
Questa nuova autostrada delle api sarà un ulteriore tassello nella stessa direzione green. “Dalla fine degli anni Zero in tutta Europa si registra una preoccupante diminuzione del numero di api a causa dell’uso di pesticidi e della riduzione dei loro habitat, e questo ha già provocato importanti danni agli ecosistemi naturali e all’agricoltura“, fanno sapere i dirigenti del Parco Nord.
L’obiettivo è quello di tutelare e incrementare il numero delle api, rendere più belli e ecologicamente più stabili gli ecosistemi, ma anche favorire gli orti sociali. La prima autostrada delle api è nata a Oslo. Volando di fiore in fiore, le api infatti consentono l’impollinazione e aiutano la riproduzione di molte specie di piante coltivate e spontanee.